Concorsi

IL CONCORSO FICLU “LA FABBRICA NEL PAESAGGIO”

Rappresenta una delle azioni concrete che la FICLU, attraverso il Club organizzatore di Foligno, ha voluto proporre
per stimolare riflessioni e iniziative delle comunità, delle imprese e degli enti su tematiche paesaggistiche di
rilevante importanza educativa e di grande impatto sociale, nello spirito dei principi e degli obiettivi dell’UNESCO
per l’uso sostenibile del territorio.
L’interesse è verso il Paesaggio non già come visione statica, ma nella sua espressione dinamica, sicché l’azione
dei Club per l’UNESCO non si limita a segnalare i siti di eccellenza, e neanche a sollecitarne unicamente la tutela e
la salvaguardia: per essi l’obiettivo primario è educare alla gestione e fruizione del Paesaggio in un’ottica di
progresso etico, considerandolo – in primo luogo – uno strumento di crescita culturale della società.

DALL’IDEA ALLA REALIZZAZIONE

PREMESSA
Il Concorso «La Fabbrica nel Paesaggio» è indetto dalla FICLU, che ne ha affidato
l’organizzazione al Club di Foligno e Valle del Clitunno poiché ideato dalla sua prima
presidente e fondatrice, Gabriella Righi.

 

LA GENESI
Costretta dai suoi impegni di imprenditrice a percorrere anche più volte al giorno il tratto di Flaminia che collega
Foligno a Spoleto, a Gabriella Righi capitò di vedere abbattere gli ulivi, protagonisti del paesaggio e delle attività
produttive della zona, per far posto ad impattanti edifici industriali che deturpavano la mistica bellezza del
Paesaggio Umbro e, in particolare, quella Valle del Clitunno tanto cara anche a San Francesco (al punto da fargli
esclamare, alla sua vista: “Nihil jucundius vidi valle mea spoletana”).

L’IDEA
Vedendo assottigliarsi l’argentea cornice di ulivi che contorna Trevi, Campello e altri piccoli borghi, Gabriella Righi
si convinse che, per incentivare i comportamenti virtuosi, premiare il merito fosse molto più efficace che sanzionare
gli abusi. Ideò allo scopo un concorso mirato ad assolvere al compito educativo del Club che presiedeva,
dedicandolo agli imprenditori che, “nel realizzare o ristrutturare la sede della propria attività, hanno dimostrato
particolare sensibilità per l’ambiente e il paesaggio”. Lo denominò: «La Fabbrica nel Paesaggio».

IL NOME
Perché «La Fabbrica nel Paesaggio»?
• La «Fabbrica» («Fabrĭca» nell’accezione latina) è il luogo in cui opera colui che esercita un’arte manuale (c.d.
«homo faber»), pertanto è sinonimo di “volontà del fare”;
• Il «Paesaggio» identifica un elemento determinante per la qualità della vita di ogni popolazione: nelle aree
urbane e nelle campagne, nei territori degradati e in quelli di grande qualità, nelle aree di considerevole rilievo
ambientale-naturalistico.

I VALORI
Un imprenditore che realizza o ristruttura la sede della propria attività interviene su una dotazione aziendale di
fondamentale importanza sul piano organizzativo e produttivo, ma non può in alcun modo prescindere sia dalla
tutela dei valori culturali, paesaggistici e di sostenibilità espressi dal contesto di riferimento, sia dal costante
miglioramento della qualità dell’ambiente antropizzato. «La Fabbrica nel Paesaggio» costituiva un’occasione di
straordinaria importanza per sensibilizzare in proposito gli imprenditori, ma anche le amministrazioni pubbliche,
le istituzioni e i cittadini tutti, nell’ottica di migliorare l’interazione «uomo-ambiente-paesaggio».

LE EFFIGI
Il “simbolo” del Premio, dovuto sin dalla prima edizione all’artista Sergio Marini (che del Club per l’UNESCO di
Foligno e Valle del Clitunno fu socio fondatore), esprime – attraverso un gioco di mani – i temi dell’UNESCO
«Educazione», «Scienza», «Cultura», «Ambiente». Tali effigi sono clonate su un oggetto d’arte celebrativo
realizzato da una delle più importanti aziende operanti nel settore dell’innovazione tecnologica per la riproduzione
di opere grafiche e pittoriche.

L’OCCASIONE
Nel territorio perugino si era recentemente concluso un magistrale restauro, realizzato con sensibilità e
lungimiranza da Brunello Cucinelli: quello del trecentesco Borgo di Solomeo, ove l’affermato imprenditore ha
avuto i natali e ha incentrato/sviluppato l’omonima casa di moda internazionalmente nota per la produzione di
maglieria pregiata in cashmere. Vista l’attinenza di tale iniziativa con gli scopi del concorso da lei ideato, Gabriella
Righi propose al Consiglio Direttivo del Club per l’UNESCO di Foligno e Valle del Clitunno (che all’epoca
presiedeva) di attribuire un riconoscimento a tale meritevole restauro, istituendo di fatto il Premio.

IL «KICK-OFF»
Il Club per l’UNESCO di Foligno e Valle Umbra organizzò, conseguentemente, un evento celebrativo imperniato
sul restauro del Borgo di Solomeo; ciò in coordinamento con il Club per l’UNESCO di Perugia- Gubbio, con
l’apporto dell’Associazione «Nemetria» (Economia, Finanza, Etica e Cultura di impresa) e del suo segretario
Leonello Radi. La manifestazione si tenne a Foligno il 12/11/2010 nella prestigiosa sala-convegni di Palazzo Giusti
Orfini e fu impreziosita dalla presenza di Richard Samson Odingo, decano degli studi di climatologia africani
nonché Premio Nobel 2007 per l’Ambiente. A Brunello Cucinelli fu solennemente consegnato il primo esemplare
dell’oggetto d’arte che comprova l’assegnazione del Premio.

I SEGUITI
Anno 2011 e successivi

Prese così vita il Premio «La Fabbrica nel Paesaggio», destinato ad assurgere ad evento di

primaria importanza nel calendario annuale della FICLU. È rivolto ad operatori “che hanno attivato iniziative e progetti
dimostrando una particolare sensibilità nei confronti del Paesaggio”, per tali intendendo sia imprenditori privati
“che hanno realizzato o ristrutturato la sede della propria attività”, sia amministrazioni o istituzioni “che hanno
promosso e attuato iniziative di utilità pubblica e sociale nel campo della pianificazione e gestione del territorio”.

GLI SVILUPPI
Anno 2013 e successivi
Con l’Edizione 2013, il Concorso è stato articolato in due sezioni allo scopo di razionalizzare le partecipazioni,
distinguendo in tal modo gli imprenditori privati e quelli pubblici. Con l’Edizione 2015, il Concorso è stato aperto
alle candidature estere, introducendo all’uopo una terza sezione ad esse dedicata, ancorché uno specifico «Premio
Europa».

Con l’Edizione 2019, al Concorso è stato concesso l’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo, così rafforzando la
valenza internazionale assunta.

LA FABBRICA NEL PAESAGGIO OGGI

La FICLU, nella consapevolezza che il paesaggio e l’ambiente cooperano all’elaborazione delle culture locali e
rappresentano una componente fondamentale del patrimonio culturale e naturale, contribuendo al benessere e
alla soddisfazione degli esseri umani e al consolidamento dell’identità nazionale, bandisce annualmente il
Concorso Internazionale “La Fabbrica nel Paesaggio” con le seguenti finalità:
o Stimolare l’osservazione e la discussione sull’evoluzione delle tecniche di produzione e di pianificazione
territoriale e, più generalmente, sui cambiamenti economici mondiali che continuano ad accelerare la
trasformazione del paesaggio;
o Considerare che lo sviluppo sostenibile è fondato sul rapporto equilibrato tra i bisogni sociali, l’attività
economica e l’ambiente;
o Applicare gli ideali dell’UNESCO e la diffusione della cultura dell’uso sostenibile del territorio e della tutela del
paesaggio, nello spirito del concetto di paesaggio culturale quale “creazione congiunta dell’uomo e della
natura” (Art.1 della Convenzione UNESCO Patrimonio Mondiale) e nell’accezione definita dalla Convenzione
Europea del Paesaggio ratificata dallo Stato Italiano con legge n.14 del 9 gennaio 2006;

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o Contribuire ad una nuova etica comportamentale rispettosa dell’ambiente di vita individuale e sociale, con
forte attenzione ai problemi sociali del territorio in cui si opera e con piena assunzione della responsabilità
dell’impatto sulla società, offrendo contributi di varia natura;
o Perseguire il raggiungimento degli obiettivi 5, 7, 11, 13, 15 dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile e la
Transizione Ecologica;
o Stimolare la crescita di un’imprenditoria sostenibile, anche secondo principi di responsabilità sociale per il
benessere dei lavoratori sia personale che professionale (formazione, sistemi di risparmio energetico/fonti a
impatto zero o positivo, decarbonizzazione, innovazione tecnologica, etc.);
o Valorizzare l’imprenditoria femminile (obiettivo 5).
L’interesse è verso il Paesaggio non già come visione statica, ma nella sua espressione dinamica, sicché l’azione
dei Club per l’UNESCO non si limita a segnalare i siti di eccellenza, e neanche a sollecitarne unicamente la tutela e
la salvaguardia: per essi l’obiettivo primario è educare alla gestione e fruizione del Paesaggio in un’ottica di
progresso etico, considerandolo – in primo luogo – uno strumento di crescita culturale della società.
II Concorso è rivolto a imprese, amministrazioni, enti, associazioni e fondazioni pubblici e privati che hanno attivato
iniziative e progetti dimostrando una particolare sensibilità nei confronti della tutela e dell’evoluzione del
Paesaggio e nell’introduzione di processi sostenibili dal punto di vista sociale e ambientale. La FICLU ne cura la
diffusione avvalendosi dei propri canali di comunicazione, della rete capillare dei Club per l’UNESCO presenti su
tutto il territorio nazionale, ancorché del supporto della FEACU.
Le proposte di candidatura, presentate dai Club per l’UNESCO aderenti alla FICLU o alla FEACU, devono riguardare
progetti, programmi o politiche che dimostrino di contribuire alla valorizzazione del paesaggio, di mettere in atto
strategie di sviluppo sostenibile del territorio e di favorire l’affermazione delle culture identitarie.
Ai fini della valutazione delle candidature è istituita una commissione giudicatrice nominata all’uopo dal
Consiglio Direttivo Nazionale della FICLU, la cui composizione è resa nota il giorno della premiazione ed
il cui operato è da ritenersi insindacabile e inappellabile.
La Commissione giudicatrice opera applicando i sotto elencati criteri di valutazione ispirati agli ideali dell’UNESCO
nello spirito del concetto di paesaggio culturale quale “creazione congiunta dell’uomo e della natura” (Art.1
Convenzione UNESCO Patrimonio Mondiale) ed alla Convenzione Europea del Paesaggio firmata dal Consiglio
d’Europa, a Firenze, in data 20 ottobre 2000:
• CRITERIO 1 (per imprese, amministrazioni, enti o altro, sia privati che pubblici): Qualità dell’intervento rapportata
al suo inserimento nel paesaggio naturale, storico e culturale (rispetto delle vocazioni territoriali, del patrimonio
storico culturale e delle conoscenze tradizionali locali).
• CRITERIO 2 (per imprese, enti, associazioni e fondazioni privati): Rispetto del tema del Bando (qualità estetica
dell’intervento, valutazione delle tecnologie, provenienza e qualità dei materiali, impatto ambientale sostenibile).
• CRITERIO 3 (per imprese, amministrazioni, enti e fondazioni pubblici): Sviluppo durevole del territorio
(valutazione della politica di sviluppo sostenibile perseguita, del livello di partecipazione attiva dei cittadini,
dell’integrazione nell’organizzazione del territorio di appartenenza, delle qualità ambientali, sociali, economiche,
culturali e formali sostenibili, del contributo alla valorizzazione e all’arricchimento del paesaggio).
• CRITERIO 4 (per imprese, amministrazioni, enti o altro, sia privati che pubblici): Economia creativa per uno
sviluppo sostenibile (valutazione dell’aspetto innovativo/creativo dell’intervento rispetto alle ricadute dirette ed
indirette in termini di sviluppo economico sostenibile a vantaggio del territorio e/o della comunità locale).

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• CRITERIO 5 (per imprese, amministrazioni, enti o altro, sia privati che pubblici): Attenzione all’imprenditoria
femminile e al reinvestimento dei profitti nel sociale (valutazione del contributo effettivo dell’intervento in termini
di economia sociale, solidarietà, senso di appartenenza e parità di genere).

La Fabbrica nel Paesaggio – Edizioni dal 2010 al 2021

n. 4/2022 Collana "FICLU in azione"- Concorsi Nazionali/Internazionali

Concorso Internazionale "La Fabbrica nel Paesaggio" - 242 Buone Pratiche di Sostenibilita Paessagistica

Sinossi: L’e-book è il resoconto dettagliato delle candidature proposte dai Club per l’UNESCO della FICLU e dei premi assegnati in 12 anni di un concorso che è cresciuto fino a diventare internazionale. Il lavoro presentato va al di là del valore dei singoli progetti, in quanto le ristrutturazioni o le nuove realizzazioni di “Fabbriche”, di iniziativa privata o pubblica, rappresentano luoghi per attività produttive realizzati nel rispetto dell’ambiente, intrecciando cultura e natura, suggestione del paesaggio e siti urbani, lavoro e identità delle comunità. Nell’elaborato sono presenti tutti i siti che hanno accresciuto la propria visibilità attraverso il concorso e che, grazie alle loro strutture e impianti ecocompatibili, hanno riqualificato e valorizzato il territorio creando cultura ambientale e sviluppo economico e sociale.

XIV EDIZIONE DEL CONCORSO INTERNAZIONALE FICLU “LA FABBRICA NEL PAESAGGIO

DATE

Attività di segreteria: dal 13 giugno al 3 novembre 2023

Cerimonia di premiazione ed eventi correlati: 20, 21, 22 ottobre 2023

XV EDIZIONE DEL CONCORSO INTERNAZIONALE FICLU “LA FABBRICA NEL PAESAGGIO

DATE

Attività di segreteria: dal 17 giugno al 10 novembre 2024

Cerimonia di premiazione ed eventi correlati: 11, 12, 13 ottobre 2024

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VIDEO DI ILLUSTRAZIONE DELLE CANDIDATURE